« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. » (Antoine-Laurent de Lavoisier)
NO AGLI INCENRITORI, SI ALLA DIFFERENZIATA
Per saperne di più sulle alternative a discarica-inceneritore scarica questi documenti
domenica 9 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
Comunicato Stampa: Il Consiglio non rispetta l’accordo e nessun consigliere si è reso disponibile ad inserirlo nell’ordine del giorno.
Oggi si è scritta una delle pagine peggiori sul tema
dell’incenerimento a Terni: in aula si è decantato il Piano d’Ambito, che
semplicemente sospende per tre anni il ricorso al trattamento termico,
disegnando una condizione idilliaca che fa a pugni con la realtà ad esempio del
porta a porta, mentre nessun consigliere, nemmeno uno, ha avuto il coraggio di
firmare ed inserire il nostro atto all’ordine del giorno. Nel frattempo
l’inceneritore riprenderà a funzionare anche senza rifiuti urbani.
Quindi non solo il Consiglio, i partiti di maggioranza e
opposizione, il Sindaco non hanno rispettato l’accordo preso il 19 novembre, ma
non hanno avuto nemmeno la decenza di recuperare il pessimo gesto durante la
seduta, stabilendo tempi e modi della votazione. Cosa per il resto possibile
per regolamento.
Ci chiediamo se è mai possibile che un Consiglio Comunale non
sia in grado di esprimere una opinione di opportunità o meno sulla riaccensione
dell’inceneritore di ARIA spa, atto che in sé non implica alcuna azione diretta
alla chiusura dell’impianto, cosa che per altro non è di competenza di un
Comune; si è chiesto al Consiglio, quindi ai partiti e alle cariche
istituzionali che lo compongono, un semplice parere politico. Ma forse è
troppo?
Ovviamente la mobilitazione continua, stiamo mettendo in
campo altre iniziative nelle prossime settimane, convinti che c’è ancora molto
da dire e da fare; non dimentichiamo infatti che ACEA, malgrado la risposta
parziale pubblicata sui giornali, dimentica di entrare nel dettaglio di alcuni
quesiti posti, sulla cui risposta non demordiamo. Ad esempio l’uso del CSS così
come le previsioni di combustibile fino al 2017 sono ancora domande inevase.
Torneremo a farci sentire sia dall’impresa che dal Sindaco, che resta fino a
prova contraria il primo responsabile della salute pubblica.
Comitato No
Inceneritori Terni
venerdì 30 novembre 2012
martedì 20 novembre 2012
NON ACCETTEREMO CHE VENGA CAMBIATA UNA PAROLA: SE SUCCEDE AVRETE TRADITO UN ACCORDO PRESO PUBBLICAMENTE!
Questo è la lettera contente il testo che ieri i cittadini hanno imposto al Consiglio Comunale.
L'accordo preso durante l'assemblea con Sindaco, capigruppo e Presidente del Consiglio è che il testo venga firmato da un consigliere di maggioranza e uno di minoranza, e questo perchè abbiamo rifiutato la prassi che prevede che si possano presentare ordini del giorno qualora se ne faccia promotore un consigliere, quindi un partito. In questo modo è il Consiglio che si fa portatore del testo e burocraticamente possa essere inserito all'odg.
Noi non chiediamo permesso a nessuno, e non passiamo per nessun politico.
Noi non chiediamo permesso a nessuno, e non passiamo per nessun politico.
L'accordo prevede che nella settimana che inizia con lunedì 3 dicembre verrà inserito il testo nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale. Staremo a vedere.
Sindaco di Terni
On. Leopoldo Di Girolamo
Presidente del
Consiglio Comunale
Giorgio Finocchio
Le associazioni Comitato No
Inceneritori Terni, WWF Terni, CittadinanzAttiva, Italia Nostra, chiedono che
il testo riportato sia inserito all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio
Comunale e votato dal Consiglio tutto.
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- Vista la compromessa condizione
della qualità dell’aria della conca Ternana, in cui insistono fonti industriali
di emissioni di particolato e polveri sottili di rilevante impatto ambientale,
che per ragioni oggettive la pongono in una condizione di eccezionalità
rispetto ad altre città di pari grandezza.
- Visti i dati dell’ARPA relativi
alla presenza consistente di materiali inquinanti e cancerogeni nel territorio
della città di Terni.
- Visti i rilevamenti dello
studio SENTIERI che, sebbene zonizzati sul SIN di Gruber-Papigno, rappresentano
una ulteriore conferma della vulnerabilità della condizione ambientale e della
salute dei cittadini
- Considerato che la tecnologia
oggi esistente permette il recupero di materia e il riciclo proprio delle
tipologie di rifiuti che verranno usate come combustibile, sia pulper che
rifiuti urbani.
- Preso atto che la cittadinanza
di Terni ha espresso in diversi momenti e con diverse forme la propria
contrarietà alla riaccensione dell’inceneritore di ARIA spa.
Il Consiglio Comunale ritiene che la riaccensione dell’impianto di
incenerimento di ARIA Spa non è opportuna.
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Comitato No Inceneritori Terni, WWF, CittadinanzAttiva, Italia Nostra
domenica 11 novembre 2012
mercoledì 31 ottobre 2012
sabato 27 ottobre 2012
Corteo No Inceneritori, un successo senza precedenti
Scendono in piazza a centinaia per ribadire il loro No all’inceneritore Terni Ena.
Il corteo No Inceneritori è partito alle ore 16.30 dal Piazzale della Rivoluzione Francese di Terni dando vita così, ad uno dei cortei più partecipati mai visti in città. Una manifestazione sentita da tutti i cittadini che in questi giorni hanno appoggiato il Comitato No Inceneritori Terni: dalle iniziative ai flash mob organizzati spontaneamente dai cittadini, dal Web alla grande manifestazione di oggi. “I tempi stringono”, fanno sapere dal Comitato, “da qui a poco l’inceneritore riprenderà la sua funzione, l’amministrazione comunale sa tutto il male che produce questo tipo di smaltimento ma non fa niente per salvaguardare i suoi cittadini. A quanto pare gli interessi dei privati valgono più della salute. Noi pensiamo che prima dei profitti ci sia la dignità, la salvaguardia dell’ambiente, della vita e il rispetto della volontà popolare”.
Adulti, bambini, giovani e meno giovani. I partecipanti al corteo riescono a rappresentare gran parte del tessuto sociale della città. “In un modo o nell’altro, tutti i partiti di questa città hanno voluto o avallato questo piano di gestione dei rifiuti. Per questo motivo ci teniamo ad essere un Comitato composto da liberi/e cittadini/e, senza secondi fini e senza chissà quale sotterfugio. Questa manifestazione rappresenta il momento collettivo in cui insieme potremo per un verso esigere maggiore trasparenza da parte di ACEA, a cui in questi giorni abbiamo recapitato una lettera in cui chiediamo dati chiari rispetto a ciò che brucerà nei prossimi anni e quali i profitti che farà grazie agli incentivi statali CIP6, e dall’altro imporre all’amministrazione un cambio decisivo di rotta: basta incenerimento, di qualunque tipo, nella conca ternana. Oggi abbiamo dimostrato di non essere una voce isolata, siamo tanti e determinati. Impossibile ignorarci dopo il successo di questa manifestazione.”
Il lungo e colorato fiume del popolo No inceneritore, armato della sola tenacia partendo dalla stazione degli autobus si è snodato per le vie della città, attraversando tutto Corso Tacito fino ad arrivare sotto il Comune. Nel corso del tragitto tante le dimostrazioni di solidarietà dal resto della cittadinanza, tanti gli applausi delle persone affacciate alle finestre e molti passanti che si sono uniti al corteo.
“Ma non finisce qui” -fanno sapere del comitato- “la lotta per la salvaguardia della salute e dell’ambiente nel nostro territorio è appena iniziata. Continueremo con la nostra mobilitazione, con incontri, dibattiti, monitorando e denunciando qualsiasi passo falso di Terni Ena e Comune, che vada ad aggravare ancora di più la nostra sempre più compromessa salute”. Danno appuntamento ad un presidio sotto la sede di ARIA spa (ACEA) perché ancora non è arrivata risposta alla lettera che oltre al Comitato No Inceneritori anche WWF e CittadinanzAttiva hanno inviato.
Ora la patata bollente passa nelle mani delle istituzioni, che dopo un’iniziativa del genere non possono di certo far finta di niente, ci si aspettano risposte certe e provvedimenti concreti.
Comitato No Inceneritori Terni
Il corteo No Inceneritori è partito alle ore 16.30 dal Piazzale della Rivoluzione Francese di Terni dando vita così, ad uno dei cortei più partecipati mai visti in città. Una manifestazione sentita da tutti i cittadini che in questi giorni hanno appoggiato il Comitato No Inceneritori Terni: dalle iniziative ai flash mob organizzati spontaneamente dai cittadini, dal Web alla grande manifestazione di oggi. “I tempi stringono”, fanno sapere dal Comitato, “da qui a poco l’inceneritore riprenderà la sua funzione, l’amministrazione comunale sa tutto il male che produce questo tipo di smaltimento ma non fa niente per salvaguardare i suoi cittadini. A quanto pare gli interessi dei privati valgono più della salute. Noi pensiamo che prima dei profitti ci sia la dignità, la salvaguardia dell’ambiente, della vita e il rispetto della volontà popolare”.
Adulti, bambini, giovani e meno giovani. I partecipanti al corteo riescono a rappresentare gran parte del tessuto sociale della città. “In un modo o nell’altro, tutti i partiti di questa città hanno voluto o avallato questo piano di gestione dei rifiuti. Per questo motivo ci teniamo ad essere un Comitato composto da liberi/e cittadini/e, senza secondi fini e senza chissà quale sotterfugio. Questa manifestazione rappresenta il momento collettivo in cui insieme potremo per un verso esigere maggiore trasparenza da parte di ACEA, a cui in questi giorni abbiamo recapitato una lettera in cui chiediamo dati chiari rispetto a ciò che brucerà nei prossimi anni e quali i profitti che farà grazie agli incentivi statali CIP6, e dall’altro imporre all’amministrazione un cambio decisivo di rotta: basta incenerimento, di qualunque tipo, nella conca ternana. Oggi abbiamo dimostrato di non essere una voce isolata, siamo tanti e determinati. Impossibile ignorarci dopo il successo di questa manifestazione.”
Il lungo e colorato fiume del popolo No inceneritore, armato della sola tenacia partendo dalla stazione degli autobus si è snodato per le vie della città, attraversando tutto Corso Tacito fino ad arrivare sotto il Comune. Nel corso del tragitto tante le dimostrazioni di solidarietà dal resto della cittadinanza, tanti gli applausi delle persone affacciate alle finestre e molti passanti che si sono uniti al corteo.
“Ma non finisce qui” -fanno sapere del comitato- “la lotta per la salvaguardia della salute e dell’ambiente nel nostro territorio è appena iniziata. Continueremo con la nostra mobilitazione, con incontri, dibattiti, monitorando e denunciando qualsiasi passo falso di Terni Ena e Comune, che vada ad aggravare ancora di più la nostra sempre più compromessa salute”. Danno appuntamento ad un presidio sotto la sede di ARIA spa (ACEA) perché ancora non è arrivata risposta alla lettera che oltre al Comitato No Inceneritori anche WWF e CittadinanzAttiva hanno inviato.
Ora la patata bollente passa nelle mani delle istituzioni, che dopo un’iniziativa del genere non possono di certo far finta di niente, ci si aspettano risposte certe e provvedimenti concreti.
Comitato No Inceneritori Terni
giovedì 25 ottobre 2012
Comunicato sulla MANIFESTAZIONE NO INCENERITORI del 27-10-'12
No
alla riaccensione dell’inceneritore
Difendiamo
la città da chi la vuole terra di conquista!
A novembre
l’inceneritore riprenderà a funzionare usando come combustibile il pulper di
cartiera. Di nuovo gli interessi economici e politici di ACEA verranno
soddisfatti; di nuovo l’interesse privato si fa beffa delle legittime
rivendicazioni delle popolazioni locali. Anzi le istituzioni si pongono a difesa
dell’interesse privato sostenendone l’inviolabilità quasi fosse un tabù, trincerandosi
dietro iter autorizzativi burocratici, o banalizzando dati sull’incidenza dei
tumori attraverso proprie agenzie presiedute da esimi cattedratici, e usando tutti
questi artifici come giustificazione: come vediamo, dalla TAV all’inceneritore
di ACEA, le stesse dinamiche, gli stessi interessi, le stesse basse strategie.
Noi pensiamo che
prima dei profitti ci sia la dignità, la salvaguardia dell’ambiente, della vita
e il rispetto della volontà popolare.
L’inceneritore
Terni ENA riaprirà a breve i battenti sebbene un impianto di tale portata e con
tali caratteristiche tecniche rappresenti di fatto un'ipoteca sul futuro della
gestione dei rifiuti: molti sono i rischi derivanti sia dal Piano Regionale di
Gestione dei Rifiuti che da indicazioni opposte al piano d'Ambito e quindi in
direzione dell'incenerimento dei rifiuti urbani, sia dal decreto ministeriale del 6-7-2012 che
permette l'uso del CSS (il vecchio combustibile derivato da rifiuti) come
combustibile secondario combinato a quello principale, cioè il pulper; il tutto
accompagnato e giustificato da una differenziata deludente e un’assenza evide nte di concrete proposte alternative
in termini di riduzione; tanto da prevedere un collasso della discarica, a
scapito dei cittadini Orvietani. Le prospettive non sono rassicuranti e
comunque, di qualsiasi rifiuto si tratti, ribadiamo che discariche e
inceneritori non possono e non devono essere una soluzione. La strategia Rifiuti
Zero deve essere un punto di riferimento necessario.
Di nuovo ai cittadini di Terni viene imposta una
scelta che oltre ad essere dannosa per la salute, è tecnicamente ed
economicamente inefficiente e superata. Se tutta la materia che viene bruciata
potesse passare per un circuito di riuso e riciclo, tecnologie a freddo peraltro
già in uso, non solo ci risparmieremmo le emissioni nocive, ma si creerebbero
molti posti di lavoro; e proprio nella fase così difficile che la città sta
attraversando in questi giorni siamo convinti che sia il momento di soluzioni
complessive e di lungo termine, non incardinate in un presente senza vie
d’uscita ma orientate ad un futuro di sostenibilità: proprio adesso è
importante che l’amministrazione cittadina si assuma la responsabilità di
impedire la riaccensione dell’impianto data la grave e compromessa situazione
ambientale della città, e metta in moto un circuito virtuoso di gestione dei
rifiuti, che sia una scommessa reale per il futuro prossimo di Terni.
La manifestazione
sarà il momento collettivo in cui insieme potremo per un verso esigere maggiore
trasparenza da parte di ACEA, a cui in questi giorni abbiamo recapitato una
lettera in cui chiediamo dati chiari rispetto a ciò che brucerà nei prossimi
anni e quali i profitti che farà grazie agli incentivi statali CIP6, e
dall’altro imporre all’amministrazione un cambio decisivo di rotta: basta
incenerimento, di qualunque tipo, nella conca ternana.
ACEA sta imponendo
la sua strategia di controllo del settore dei rifiuti, come lo ha fatto già con
acqua ed elettricità, con la stessa arroganza con cui altri decidono di
svendere una fabbrica. Dobbiamo difendere la nostra città da quanti pensano che
sia territorio di conquista! Dobbiamo lottare per il futuro di Terni, e chiudere
con l’incenerimento definitivamente, è un passo importante e necessario.
Invitiamo quanti
pensano di poter utilizzare la manifestazione contro l’inceneritore per fini
propagandistici, elettorali o solo per becera visibilità, a non aderire e
non rivendicare una battaglia a cui non
hanno mai partecipato. I cittadini fanno a meno delle strumentalizzazioni.
Vogliamo la
partecipazione libera di liberi cittadini e cittadine, nessuna bandiera di
partito o lista elettorale, se non quelle NO INCENERITORI, delle associazioni e
comitati territoriali.Sarà
una giornata di festa ma testardamente NO INC!!!!!
Comitato NO INCENERITORI Terni
lunedì 22 ottobre 2012
giovedì 18 ottobre 2012
LETTERA AD ACEA: SCARICALA E INVIALA PER POSTA
Hanno detto che risponderanno entro l'anno.....forse non hanno capito! Scarica la lettera e inviala per posta. Facciamogliene arrivare centinaia!!!!
domenica 7 ottobre 2012
venerdì 28 settembre 2012
lunedì 24 settembre 2012
OTTOBRE DI LOTTA CONTRO L'INCENERITORE DI ACEA. MANIFESTAZIONE CITTADINA SABATO 27-10-2012
VERSO IL 27 OTTOBRE, COSTRUIAMO IL MOVIMENTO NO INCENERITORI,
FERMIAMO IL MOSTRO A.C.E.A.
L’inceneritore di ACEA
riprenderà a bruciare in novembre, così dichiara l’impresa sulla stampa.
Anche se per tre anni non brucerà rifiuti, userà come combustibile il pulper, lo scarto di cartiera, che è
composto al 30% di cellulosa e dal restante 70% da plastiche, collanti, vernici
e metalli ed è quindi altrettanto pericoloso per le polveri che verranno
prodotte dalla sua combustione. Il 90% del pulper verrà da fuori regione: si
prevede un flusso di 4.000 camion ogni anno. Benchè esistano nuove tecnologie a
freddo in grado di separare le tipologie di materiali contenute nel pulper e
avviarlo al riciclo, ACEA continua con la scellerata scelta dell’incenerimento
e ciò giustificato solo dai profitti provenienti dai certificati verdi, i vecchi CIP6, che solo in Italia permettono ai
rifiuti di diventare combustibili assimilati per la produzione di “energia
pulita”. Tutto a scapito della nostra salute.
Dobbiamo assolutamente impedire la riaccensione dell’inceneritore ex
terniENA ora ARIA spa.
Stiamo nella fase cruciale della lotta che da anni i cittadini portano
avanti contro l’incenerimento.
Dobbiamo far crescere il movimento contro l’inceneritore, l’apporto di
ciascuno è fondamentale.
Diffondi questi appuntamenti, scarica dal nostro profilo facebook o dal blog il
logo della manifestazione e sostituiscilo alla tua immagine di copertina fino
al 20 ottobre, tieniti aggiornato attraverso il blog e il profilo sulle
assemblee pubbliche preparatorie della manifestazione e porta la tua idea.
Diventa tu stesso un diffusore e promotore della manifestazione e delle
iniziative di ottobre.
-Sabato 6 ottobre ore 17-
ASSEMBLEA PUBBLICA con:
Marino Ruzzenenti di Brescia, per distruggere il mito
dell’”inceneritore modello”
Andrea Palladino, il Fatto Quotidiano, su traffico di
rifiuti
Bar FAT presso il CAOS
-Mercoledì 17 ottobre ore 21-
ASSEMBLEA PUBBLICA con:
PAUL CONNET
Ideatore della strategia Rifiuti ZERO
Sala del Cesvol
-SABATO 27 OTTOBRE-
MANIFESTAZIONE
CITTADINA CONTRO L’INCENERITORE
Coordinamento Regionale RIFIUTI ZERO, Umbria
facebook
“no inceneritori tr”
martedì 7 agosto 2012
IL NUOVO PIANO D’AMBITO, UN BLUFF. L'INCENERIMENTO E' SOLO RIMANDATO E TUTTO VA IN DISCARICA
“Nel nuovo Piano d’Ambito l’incenerimento dei rifiuti a chiusura del ciclo nell'impianto di Maratta non è cancellato, ma semplicemente rinviato. L’appuntamento sarà nel 2015-2016, anno in cui andrà a verifica il funzionamento del Piano e non vorremmo che tale scadenza si incrociasse proprio con quella delle autorizzazioni di ex TerniENA, ora ARIA spa, e quindi favorire la possibilità di riceverne di nuove per la combustione dei rifiuti e non solo per il pulper” così dal Comitato No Inceneritori vogliono subito mettere in chiaro la loro posizione. “Tant’è che viene indicato nel Piano l’uso di una parte dei rifiuti, quelli col maggior potere calorifico, per la produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS),il nuovo nome del vecchio Combustibile Derivato da Rifiuto, da bruciare per ora o nel futuro inceneritore di Perugia, o ancora peggio, nei cementifici della regione, così come indicato proprio nel documento di Piano pubblicato”.
“Viene
da chiederci cosa ci sia da festeggiare, visto che questo nuovo Piano
sembra più il risultato di un riequilibrio delle forze politiche
interne alla attuale maggioranza politica a fini propangandistici,
piuttosto che una cesura con un passato e un presente di
incenerimento. Il fallimento della Raccolta Differenziata
significherebbe di fatto la giustificazione alla ripresa
dell’incenerimento, in particolare quando vediamo che il Piano si
struttura sul raggiungimento del 65% ,previsto come soglia minima
dall’Unione Europea, ma non punta a percentuali più alte come
quelle già raggiunte nel centro storico di Terni”
Inoltre
sottolineano dal Comitato il fatto che questo Piano d’Ambito mette
in serio scacco la tenuta della discarica di Orvieto visto che
l’intero ciclo graverà su questo impianto fin quando non andrà a
regime la Raccolta Differenziata; il pericolo che ne venga di nuovo
messo all’ordine del giorno l’ampliamento diventa reale.
“Pensiamo
che questo Piano d’ambito continui a mettere territori in conflitto
tra loro, poiché portatore di soluzioni di cortissimo respiro, senza
prospettive davvero orientate alla soluzione del problema rifiuti,
non in grado di rappresentare l’elemento di sintesi delle tante
indicazioni che da più parti in Italia raccontano di sistemi
virtuosi possibili”.
“Come
Comitato No Inceneritori di Terni abbiamo costruito con il
Coordinamento Regionale Rifiuti Zero una piattaforma politica e
tecnica, presentata in Regione, in cui indichiamo le linee guida per
una gestione regionale, e non su base di ambiti, quindi complessiva,
e che articola la Strategia Rifiuti Zero sull’intero territorio:
uno dei pochi in Italia ad avere la possibilità reale di essere la
prima regione Rifiuti Zero. Perché in Regione non hanno accolto
queste istanze?"
"Siamo
fermamente convinti che fin quando esisteranno inceneritori, e fin
quando non si darà il via davvero al ciclo
Differenziata-Riciclo-Riuso-Riduzione, continueranno ad esistere
discariche e quindi un incremento continuo di produzione di rifiuti.
E’arrivato il momento di soluzioni complessive, valide per tutti i
territori dell’Umbria insieme, e non continuare a rinfocolare
localismi e conflitti campanilistici. Chi non ha il coraggio di
affrontare la questione da questo punto di vista è chi è legato
troppo a interessi di parte o economici".
"Noi
continuiamo la nostra battaglia contro l’inceneritore TerniENA fin
quando non verrà chiuso. Assieme al Coordinamento Regionale stiamo
preparando iniziative a partire da settembre per rilanciare la lotta
in città e a livello regionale".
COMITATO NO INCENERITORI Terni
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