“Nel nuovo Piano d’Ambito l’incenerimento dei rifiuti a chiusura del ciclo nell'impianto di Maratta non è cancellato, ma semplicemente rinviato. L’appuntamento sarà nel 2015-2016, anno in cui andrà a verifica il funzionamento del Piano e non vorremmo che tale scadenza si incrociasse proprio con quella delle autorizzazioni di ex TerniENA, ora ARIA spa, e quindi favorire la possibilità di riceverne di nuove per la combustione dei rifiuti e non solo per il pulper” così dal Comitato No Inceneritori vogliono subito mettere in chiaro la loro posizione. “Tant’è che viene indicato nel Piano l’uso di una parte dei rifiuti, quelli col maggior potere calorifico, per la produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS),il nuovo nome del vecchio Combustibile Derivato da Rifiuto, da bruciare per ora o nel futuro inceneritore di Perugia, o ancora peggio, nei cementifici della regione, così come indicato proprio nel documento di Piano pubblicato”.
“Viene
da chiederci cosa ci sia da festeggiare, visto che questo nuovo Piano
sembra più il risultato di un riequilibrio delle forze politiche
interne alla attuale maggioranza politica a fini propangandistici,
piuttosto che una cesura con un passato e un presente di
incenerimento. Il fallimento della Raccolta Differenziata
significherebbe di fatto la giustificazione alla ripresa
dell’incenerimento, in particolare quando vediamo che il Piano si
struttura sul raggiungimento del 65% ,previsto come soglia minima
dall’Unione Europea, ma non punta a percentuali più alte come
quelle già raggiunte nel centro storico di Terni”
Inoltre
sottolineano dal Comitato il fatto che questo Piano d’Ambito mette
in serio scacco la tenuta della discarica di Orvieto visto che
l’intero ciclo graverà su questo impianto fin quando non andrà a
regime la Raccolta Differenziata; il pericolo che ne venga di nuovo
messo all’ordine del giorno l’ampliamento diventa reale.
“Pensiamo
che questo Piano d’ambito continui a mettere territori in conflitto
tra loro, poiché portatore di soluzioni di cortissimo respiro, senza
prospettive davvero orientate alla soluzione del problema rifiuti,
non in grado di rappresentare l’elemento di sintesi delle tante
indicazioni che da più parti in Italia raccontano di sistemi
virtuosi possibili”.
“Come
Comitato No Inceneritori di Terni abbiamo costruito con il
Coordinamento Regionale Rifiuti Zero una piattaforma politica e
tecnica, presentata in Regione, in cui indichiamo le linee guida per
una gestione regionale, e non su base di ambiti, quindi complessiva,
e che articola la Strategia Rifiuti Zero sull’intero territorio:
uno dei pochi in Italia ad avere la possibilità reale di essere la
prima regione Rifiuti Zero. Perché in Regione non hanno accolto
queste istanze?"
"Siamo
fermamente convinti che fin quando esisteranno inceneritori, e fin
quando non si darà il via davvero al ciclo
Differenziata-Riciclo-Riuso-Riduzione, continueranno ad esistere
discariche e quindi un incremento continuo di produzione di rifiuti.
E’arrivato il momento di soluzioni complessive, valide per tutti i
territori dell’Umbria insieme, e non continuare a rinfocolare
localismi e conflitti campanilistici. Chi non ha il coraggio di
affrontare la questione da questo punto di vista è chi è legato
troppo a interessi di parte o economici".
"Noi
continuiamo la nostra battaglia contro l’inceneritore TerniENA fin
quando non verrà chiuso. Assieme al Coordinamento Regionale stiamo
preparando iniziative a partire da settembre per rilanciare la lotta
in città e a livello regionale".
COMITATO NO INCENERITORI Terni