NO AGLI INCENRITORI, SI ALLA DIFFERENZIATA

Per saperne di più sulle alternative a discarica-inceneritore scarica questi documenti

mercoledì 6 novembre 2013


un laboratorio aperto per costruire il materiale informativo che andrà nelle case per il progetto pilota sulla differenziata porta a porta nel quartiere di borgo rivo.

avviso ai naviganti: il comitato non partecipa alla campagna elettorale, né attivamente né passivamente.....nel massimo rispetto per chiunque, ne prendano atto tutti coloro che invece vi partecipano. non riceveranno da noi alcuna sponda, palcoscenico, vetrina. grazie

domenica 15 settembre 2013

Comunicato Stampa: l’ASM non vuole produrre il CSS, continua la mobilitazione per il porta a porta in tutta la città

“Apprendiamo con piacere che l’ASM, per bocca del suo Presidente Carlo Ottone, è orientata ad una chiusura del ciclo dei rifiuti escludendo la produzione del CSS (Combustibile solido secondario) dal residuo secco dell’indifferenziato”. Questo quanto ha dichiarato Ottone durante l’assemblea organizzata dal Comitato No Inceneritori a Borgo Rivo sabato scorso. La questione CSS infatti è stata agitata dal Comitato fin dall’approvazione del Piano d’Ambito nell’agosto 2012 e recentemente oggetto di una manifestazione in Consiglio comunale in cui si addebitava la responsabilità della previsione di produzione di CSS al Amministrazione, poiché” mentre da una parte il Sindaco annunciava la fine dell’incenerimento dei rifiuti, dall’altra grazie al CSS questi rientravano dalla finestra e senza obbligo di contratti tra produttore e impianto di incenerimento, di fatto annullando le enunciazioni pubbliche”. “A questo punto non resta che capire quale sia la posizione ufficiale della Regione e dell’Amministrazione comunale che di fatto rimane l’azionista unico di ASM”. Sempre nella stessa assemblea si è costituito un tavolo cittadino aperto a tutti per la sperimentazione del porta a porta in una zona di Borgo Rivo che dovrà raggiungere massime percentuali di raccolta e che sia di esempio per tutta la città “abbiamo indicato aree complesse con edifici di più piani, proprio per poter dimostrare che con il controllo dal basso e la gestione partecipata è possibile raggiungere obbiettivi importanti”. Ora aspettiamo la convocazione pubblica di questo tavolo per dare inizio alla sperimentazione. Ovviamente resta aperto, fin quando non sia definitivamente chiarito, il nodo CSS contro il quale daremo battaglia non solo in Comune ma anche in Regione,dove ci si sta apprestando a ridefinire il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

Comitato No Inceneritori Terni

lunedì 20 maggio 2013

La lettera per la richiesta della raccolta differenziata porta a porta potrà essere consegnata:

- dal Lun. al Ven. dalle 16 alle 18 presso La Siviera in Via Carrara

e presso le seguenti sedi di Cittadinanzattiva:

- in via Aminale il lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00
- nella sede del Tribunale del Diritti del Malato (TDM) all'Ospedale il lunedì - martedì - mercoledì - venerdì dalla ore 09.00 alle ore 12.00
- nella sede del Tribunale del Diritti del Malato (TDM) alla sede dell'ASL il lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 09.00 ale ore 12.00

martedì 19 marzo 2013

Comunicato Stampa: No al secondo inceneritore a Terni. Printer va smantellato




Abbiamo voluto portare alla luce una notizia che ha dell’incredibile se non fosse vera, e cioè l’ipotesi di acquisto dell’impianto di incenerimento a pirolisi di Printer srl da parte della Tozzi Holding Spa di Ravenna.
Questa impresa attraverso una sua controllata, la Tozzi Renewable Energy spa, ha costituito una società, la Terni Biomassa srl che ha come oggetto la produzione di energia da fonti rinnovabili. Cioè l’ennesima operazione di speculazione economica legata agli incentivi pubblici dati alle fonti “rinnovabili” che ormai abbiamo capito sono uno degli inganni della tanto decantata green economy. Tra l’atro la Tozzi ha disseminato la Puglia di centrali a biomasse creando ogni volta forte opposizione sui territori investiti da questi progetti. Fa parte poi delle multinazionali che in Africa comprano immensi appezzamenti di terra per coltivare piante da cui ottenere “bio”carburanti, fenomeno conosciuto come land grabbing “arraffa terra”, che genera spesso allontanamenti forzati di intere comunità, come testimonia anche una camapgna di Action Aid. Il tutto ammantato dalla retorica green,e da collaborazioni con diverse università e centri di ricerca. La scienza, lo sappiamo, non sempre fa scelte libere.
Ovviamente invitiamo la Tozzi a desistere dai suoi intenti o ci troverà fermi nell’opposizione. Invitiamo Sindaco e Regione a verificare urgentemente se l’impianto Printer  è in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale e la sua durata, e soprattutto ad impedire quest’ulteriore affronto alla città di Terni che ha già il suo bel da fare con l’inceneritore di ACEA, la cui partita è ancora aperta.
La Regione acquisti l’impianto, lo smantelli e sull’area faccia nascere il Polo del Riciclo con ASM, avviando una gestione virtuosa e pubblica dei rifiuti. Questa è l’unica cosa degna di senso da fare. Non ci potranno essere soluzioni intermedie.

Comitato No Inceneritori Terni

sabato 16 marzo 2013

PRIMAVERA NO INC

Ciao a tutti e tutte
abbiamo lanciato in questi giorni la PRIMAVERA NO INC: una serie di iniziativa da marzo a maggio che culmineranno con la manifestazione dell'11 maggio a cui invitiamo a partecipare tutte le associazioni e comitati che si battono in Umbria contro centrali a biomasse, biodigestori e discariche portando alla luce la beffa delle "rinnovabili" e della green economy.
Ci saranno oltre a quelle indicate nel post anche altre iniziative che comunicheremo con tempo ma che per motivi di spazio non abbiamo innserito ora.
ABBRACCI NO INC!
L'UNICA LOTTA CHE SI PERDE E' QUELLA CHE SI ABBANDONA!
Comitato No INceneritori Terni

lunedì 28 gennaio 2013

Quell' appalto diretto per il patron di Eur spa 21 milioni per la costruzione della centrale Acea



Quell appalto diretto per il patron di Eur spa
21 milioni per la costruzione della centrale Acea
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/01/27/news/inchiesta_bus-51368530/
Il sistema-Roma emerso dopo l'inchiesta si allarga a un nuovo capitolo. Nel consiglio di amministrazione della società che affidò i lavori un fedelissimo del sindaco
di DANIELE AUTIERI

Il sistema-Roma emerso dopo l'inchiesta per corruzione e le dimissioni dell'ad di Eur spa, Riccardo Mancini, si allarga a un nuovo capitolo che, in questo caso, coinvolge l'Acea, l'azienda controllata al 51% dal Campidoglio e guidata da Giancarlo Cremonesi, un altro uomo vicinissimo al sindaco Alemanno.

Appellandosi all'articolo 221 del decreto 163/2006 che ammette la deroga alla procedura di gara pubblica quando ricorrono ragioni di estrema urgenza, Aria, l'azienda di Acea specializzata nel settore dei rifiuti, ha affidato "l'appalto integrato di progettazione esecutiva e di lavori per il revamping dell'esistente centrale di recupero energetico della società Terni Ena spa" all'associazione temporanea di imprese costituita da Società Generale Rifiuti srl (SoGeRi), Intercantieri Vittadello, Loto Impianti srl e IGM Ambiente srl. L'affidamento prevedeva il termine dei lavori entro la fine del 2012 per una contropartita economica da 21,9 milioni di euro.

L'attenzione a questo punto cade sulla SoGeRi, la società di cui Mancini è stato in passato amministratore unico prima di lasciare la guida dell'azienda a Emilia Fiorani che oggi occupa la poltrona di presidente del consiglio di amministrazione. La Fiorani è stata già lambita dalle cronache sulla parentopoli dell'uomo forte dell'Eur che l'hanno descritta come la compagna di Carlo Pucci, il tabaccaio di viale Europa nominato da Mancini direttore marketing dell'Ente. Quello che più interessa però è la gerarchia azionaria della SoGeRi.

La società è infatti di proprietà di un'altra azienda, la Treerre spa di cui la Fiorani è l'azionista di minoranza con il 40% del capitale. La maggioranza (il restante 60%) è invece nelle mani della Emis spa, un'azienda sconosciuta alle cronache ma preziosa per Riccardo Mancini che ne controlla il 99% (319.900 euro di capitale sui 320mila totali). Come insegna il gioco delle scatole cinesi, la gerarchia azionaria della Emis conduce fino alla SoGeRi, la società aggiudicatrice dell'appalto, che Mancini controlla per intermezzo delle altre aziende che fanno da filtro.

Il fatto è rilevante e svela l'intreccio di interessi attivato all'interno delle aziende controllate dal Comune che in questo caso vede l'uomo che nel 2008 sostenne la campagna elettorale di Alemanno (indagato per aver favorito a forza di tangenti la vendita dei filobus di Breda Menarini all'Atac) ottenere un appalto senza gara da 21 milioni di euro da un'azienda (Acea) controllata al 51% dal Comune di Roma.

Peraltro nel consiglio di amministrazione di Aria spa, la società di Acea che gestisce l'inceneritore di Terni e ha assegnato l'appalto, siede Ranieri Mamalchi, un altro fedelissimo del sindaco di Roma, già capo della sua segreteria quando Alemanno era ministro dell'Agricoltura, membro del cda della fondazione alemanniana "Nuova Italia", nonché direttore degli affari istituzionali di Acea spa.
 
(27 gennaio 2013)

domenica 6 gennaio 2013

Convegno "Inceneritori e salute: nessun rischio?"

Invitiamo tutti e tutte a diffondere l'iniziativa.Stampate la locandina e appendetela in ospedale, nei bar, nella ASL, negli studi medici, scuole, insomma dovunque!!!!
 


Immagine per web


















immagine con migliore definizione da stampare