NO AGLI INCENRITORI, SI ALLA DIFFERENZIATA

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mercoledì 14 maggio 2014




Comunicato Stampa NESSUNA AUTORIZZAZIONE VALIDA,NESSUN INCENTIVO

del 24 aprile 2014
 
In Provincia non risulta depositata alcuna comunicazione di entrata in esercizio entro il 2012 dell’impianto ex Printer, ora Terni Biomassa srl della Tozzi Holding. Questo significa che l’impianto non ha ancora ricevuto da parte del GSE la qualificazione IAFR, Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili. Senza questa infatti non può accedere al sistema di incentivazione dei certificati verdi, il vero business delle così dette energie rinnovabili.
A questo punto, deduciamo dall’analisi della normativa nazionale vigente in materia di rinnovabili, che l’unica possibilità per Tozzi per ricevere gli incentivi potrebbe essere una sua “qualifica a progetto” che prevede l’entrata in esercizio nell’arco di tre anni. Ora Tozzi infatti sta facendo i lavori di revamping grazie ad una Comunicazione di inizio attività fatta il 18 maggio 2011 dall’allora Printer. Quindi il termine ultimo per la comunicazione di entrata in esercizio dell’impianto sarebbe il 18 maggio 2014, tra qualche settimana.
Non sarebbe altrimenti comprensibile un investimento su un impianto se da questo non giungessero i lauti profitti degli incentivi; il guadagno sarebbe originato solo dal conferimento dei rifiuti industriali per i quali l’impianto è stato autorizzato nel 2009 dalla Provincia: atto valido fino al 2019.
Inoltre i tempi molto stretti giustificherebbero la richiesta di Procedura Abilitativa Semplificata, PAS, chiesta da Tozzi al Comune di Terni nel mese di aprile. Ma noi riteniamo che tale impianto debba passare per una Conferenza di Servizi, in capo alla Provincia, per ottenere semmai una Autorizzazione Unica. Ma questa ha tempi ben più lunghi della PAS (che richiede anche qualche giorno). Inoltre pensiamo che debba essere svolta anche la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che negli anni passati non è stata invece predisposta.
Sappiamo che il Comune ha fatto delle opposizioni a tale richiesta di PAS richiedendo un parere alla Provincia la quale ci auguriamo vada in direzione della Autorizzazione Unica. Il comune nei fatti non poteva non porre eccezioni alla richiesta, visto che la normativa attualmente vigente prevede che per impianti di questo tipo debba essere appunto una conferenza di servizi a determinare la concessione di Autorizzazione. Pensiamo che non possa bastare la vecchia autorizzazione rilasciata nel 2005 dal comune né la presunta ordinari età delle opere di sostituzione di parti dell’impianto.
Il Comitato No Inceneritori depositerà una diffida al Comune di Terni martedì 29 e lancia già da ora una assemblea pubblica per il 3 maggio in una piazza pubblica.

Comitato No Inceneritori Terni