Oggi si è scritta una delle pagine peggiori sul tema
dell’incenerimento a Terni: in aula si è decantato il Piano d’Ambito, che
semplicemente sospende per tre anni il ricorso al trattamento termico,
disegnando una condizione idilliaca che fa a pugni con la realtà ad esempio del
porta a porta, mentre nessun consigliere, nemmeno uno, ha avuto il coraggio di
firmare ed inserire il nostro atto all’ordine del giorno. Nel frattempo
l’inceneritore riprenderà a funzionare anche senza rifiuti urbani.
Quindi non solo il Consiglio, i partiti di maggioranza e
opposizione, il Sindaco non hanno rispettato l’accordo preso il 19 novembre, ma
non hanno avuto nemmeno la decenza di recuperare il pessimo gesto durante la
seduta, stabilendo tempi e modi della votazione. Cosa per il resto possibile
per regolamento.
Ci chiediamo se è mai possibile che un Consiglio Comunale non
sia in grado di esprimere una opinione di opportunità o meno sulla riaccensione
dell’inceneritore di ARIA spa, atto che in sé non implica alcuna azione diretta
alla chiusura dell’impianto, cosa che per altro non è di competenza di un
Comune; si è chiesto al Consiglio, quindi ai partiti e alle cariche
istituzionali che lo compongono, un semplice parere politico. Ma forse è
troppo?
Ovviamente la mobilitazione continua, stiamo mettendo in
campo altre iniziative nelle prossime settimane, convinti che c’è ancora molto
da dire e da fare; non dimentichiamo infatti che ACEA, malgrado la risposta
parziale pubblicata sui giornali, dimentica di entrare nel dettaglio di alcuni
quesiti posti, sulla cui risposta non demordiamo. Ad esempio l’uso del CSS così
come le previsioni di combustibile fino al 2017 sono ancora domande inevase.
Torneremo a farci sentire sia dall’impresa che dal Sindaco, che resta fino a
prova contraria il primo responsabile della salute pubblica.
Comitato No
Inceneritori Terni
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.