NO AGLI INCENRITORI, SI ALLA DIFFERENZIATA

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mercoledì 16 novembre 2011

VERGOGNA! NUOVO AMPLIAMENTO DELLE DISCARICHE UMBRE


E QUESTA SAREBBE LA STRATEGIA PER RAGGIUNGERE ALTI LIVELLI DI DIFFERENZIATA?
QUESTO E’ IL MODO PER CONTINUARE A RIEMPIRE DISCARICHE, USARE INCENERITORI E CREARE LA PERENNE SITUAZIONE DI EMERGENZA CHE GIUSTIFICHERA’ OGNI SCHIFEZZA!
Leggete l’articolo e indignatevi!

Gli impianti guadagnano circa 3 milioni di metri cubi. Raccolta differenziata, “sanatoria” per le multe ai Comuni inadempienti
Rifiuti, via libera alle discariche extra large
Ampliamenti per Orvieto, Magione e Città di Castello. Spoleto in esaurimento a metà 2012

PERUGIA - Le Crete di Orvieto,Borgo Giglione di Magione eBelladanza di Città di Castellocrescono di circa tre milioni di metri cubi. Col via libera agli ampliamenti, le discariche diventano extra large e allontanano dall’Umbria lo spettro dell’emergenza rifiuti che ha aleggiato sul cuore verde d’Italia nei primi mesi del 2010.
Secondo le stime del Piano regionale dei rifiuti, il sistema di raccolta umbro avrebbe rischiato il collasso tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, a meno che non fossero stati varati provvedimenti in grado di completare il ciclo dei rifiuti e quindi abbattere il problema della saturazione delle discariche. Quello dell’amplia – mento delle cubature è un primo passo anche se nessuno, dalla Regione in giù, nasconde la testa sotto la sabbia, ignorando che la soluzione del problema debba essere ricercata altrove. Semmai c’è chi, come il consigliere regionale Franco Zaffini, presidente del comitato di monitoraggio in consiglio regionale, accusa palazzo Donini di tenere un “atteg - giamento dilatorio, senza avere una visione di lungo periodo che affronti il nodo cruciale del problema, ossia la chiusura del ciclo con l’individuazione del sito per l’impianto di termovalorizzazione nel territorio perugino, peraltro messo nero su bianco dal piano regionale dei rifiuti”. Il cuore del problema rifiuti resta dunque legato alla condizione delle discariche. Sant’Orsola di Spoleto arriverà a saturazione - sembra - entro metà del 2012, mentre le altre discariche dovrebbero avere un’autonomia per i prossimi quattro o cinque anni. Per questo, Zaffini lancia l’accusa alla Regione di avere temporeggiato. Ricordando che i “pilastri” del piano regionale sono la termovalorizzazione della frazione residua e la raccolta differenziata che tocchi quota 70 per cento. E dell’applicazione delle sanzioni riviste per i comuni inadempienti rispetto alle percentuali previste per la raccolta differenziata ha discusso ieri la seconda commissione del consiglio regionale, che ha fornito il proprio parere sulla proposta diregolamento predisposta dalla Giunta di palazzo Donini.
All’unanimità, l’organismo di palazzo Cesaroni ha suggerito all’Esecutivo di prevedere, per i comuni che non avranno conseguito gli obiettivi minimi di raccolta differenziata (65 per cento per il 2012) e quindi sanzionabili, la possibilità di concertare un piano di rientro con la Regione atto a raggiungere gli obiettivi prefissati prevedendo la rideterminazione, la quantificazione o l’annullamento delle sanzioni nel caso di conseguimento dei risultati attesi. La richiesta formulata dal presidente del Cal, Leopoldo Di Girolamo, era invece di una proroga al 31 marzo 2012 dell’applicazione delle sanzioni ai comuni inadempienti.
Soddisfatto il presidente della Commissione, Gianfranco Chiacchieroni (Pd). Anche per il capogruppo del Pdl, Raffaele Nevi, è importante che si proceda “per innalzare i livelli di raccolta differenziata”. Nella legge regionale è previsto che, se a livello di Ati (Ambiti territoriali integrati) non vengono conseguiti gli obiettivi minimi stabiliti (65 per cento per gli anni 2012 e seguenti), sia applicata agli stessi Ati una sanzione da 2 a 5 euro per ciascuna tonnellata di rifiuti avviati a smaltimento in eccedenza, tenendo conto della popolazione del Comune, della quantità procapite dei rifiuti prodotti e della quota di raccolta differenziata.



Da IL GIORNALE DELL'UMBRIA dell'10-11-2011


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