E' per noi
una notizia importante, che non considerimao una vittoria ma sicuramente un
passo avanti imprescindibile.
Si apre
infatti per TerniBiomassa, l'ex inceneritore Printer, il procedimento di
Valutazione di Impatto Ambientale, così ha deciso la commissione regionale,
sulla base dei pareri rilasciati da ARPA e dal Servizio Risosrse Idriche, nonché
riteniamo delle osservazioni inviate dal Comitato No Inceneritori e altri.
In sostanza
ritorna l'ormai vecchia questione mai risolta, diremmo noi vergognosamente, del
fatto che, citando il documento, "dall’analisi della documentazione
tecnica presentata e dai successivi accertamenti effettuati dallo scrivente
Servizio è emerso che la zona in esame ricade nell’area a rischio idraulico
molto elevato", ribadendo la pricolosità di tali impianti in caso
appunto di esondazione del Nera.
Ma ancora
più importante secondo noi è che ARPA abbia nei fatti dovuto attestare la
validità dellele Osservazioni da noi fatte e che semplicemente prendevano
spunto dai dati sullle analisi degli alimenti condotte dal Ministero della
Salute e che ASL e Comune non hanno comunicato a tempo dovuto e su cui proprio
nei giorni scorsi si è consumato l'ennesimo giallo. Analisi ricordiamo rese
pubbliche da Italia Nostra e WWF e non dalle istituzioni deputate.
L'ARPA infatti oltre ad eccepire sul fatto che l'impresa non ha specificato quelle che potrebbero essere le conseguenze in termini di emissioni delle nuove tipologie di rifiuti, urbani e ospedalieri, non ha potuto ignorare il fatto che Tozzi/TerniBIomassa non ha fatto i conti con il livello ormai conclamato di contaminazione delle matrici alimentari proprio nelle aree sottovento, per cui come da tempo chiediamo sono necessari approfondimenti epidemiologici e non vaghi pronunciamenti tipici del Sindaco di Girolamo e del direttore di Ausl2 Fratini. Recita così infatti uno dei punti eccepiti "non risulta valutato l’impatto prodotto dalla modifica/estensione in oggetto sullo stato di salute e benessere della popolazione (viene semplicemente richiamata la corretta gestione dei rifiuti), impatto che, peraltro, considerato il contesto critico in cui è localizzato l’impianto, dovrebbe essere esaminato non solo in termini di diffusione degli inquinanti in atmosfera e di bioaccumulo degli inquinanti su prodotti vegetali e/o animali per giungere alla stima del rischio, ma anche dal punto di vista epidemiologico"
L'ARPA infatti oltre ad eccepire sul fatto che l'impresa non ha specificato quelle che potrebbero essere le conseguenze in termini di emissioni delle nuove tipologie di rifiuti, urbani e ospedalieri, non ha potuto ignorare il fatto che Tozzi/TerniBIomassa non ha fatto i conti con il livello ormai conclamato di contaminazione delle matrici alimentari proprio nelle aree sottovento, per cui come da tempo chiediamo sono necessari approfondimenti epidemiologici e non vaghi pronunciamenti tipici del Sindaco di Girolamo e del direttore di Ausl2 Fratini. Recita così infatti uno dei punti eccepiti "non risulta valutato l’impatto prodotto dalla modifica/estensione in oggetto sullo stato di salute e benessere della popolazione (viene semplicemente richiamata la corretta gestione dei rifiuti), impatto che, peraltro, considerato il contesto critico in cui è localizzato l’impianto, dovrebbe essere esaminato non solo in termini di diffusione degli inquinanti in atmosfera e di bioaccumulo degli inquinanti su prodotti vegetali e/o animali per giungere alla stima del rischio, ma anche dal punto di vista epidemiologico"
Ovviamente
consideriamo questo un punto di non ritorno, e lavoreremo affinchè anche la
Valutazione di Impatto Ambientale dia parere negativo all'impianto. E' ora che
sull'incenerimento a Terni si inizi a mettere la parola fine, così come
all'atteggiamento ridicolo e drammatico di Comune e ASL sulla effettività
condizione di contaminazione dalle emissioni degli inceneritori di Maratta.
Comitato No Inceneritori Terni
Stasera un enorme fungo di fumo puzzolente segna l'apertura del secondo inceneritore
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